Prima di tirarsi su le maniche della camicia ed iniziare ad impostare le tattiche, c’è sempre una fase più creativa di brainstorming tra di noi ed anche tra noi e il cliente. Nel corso di quella fase, non so se per abitudine o perché è realmente più efficace, togliamo le mani da mouse e tastiera e li sostituiamo con quaderni, matite e penne colorate.
Molto spesso le idee di progetto vengono raccolte in un taccuino così che possano essere sfogliate e, grazie anche al tatto, riprese in mano per riaccendere il flusso di pensieri.
I taccuini sono memoria storica di come sono nati i processi che abbiamo messo in pista, semplici da disporre su un grande tavolo, facili da consultare rapidamente per ritrovare un’idea precedentemente attuata: una prassi che è consolidata in un settore, può essere assolutamente disruptive in un altro dove non è ancora stata impiegata.

Stiamo raccogliendo i nostri taccuini per farli diventare casi studio da raccontare; il marketing agisce nella cultura di riferimento e nelle abitudini del bersaglio: esaminare i modi di attuazione di una attività, ancora più dei risultati, permette di coglierne gli aspetti, interiorizzarli e modificarli in una nuova tattica che crediamo potenzialmente più adatta alla nostra situazione contingente.
Una svista di metodo nella quale si cade spesso è quella del plagio: vedere i risultati di una tattica e copiarla identica in una situazione che presumiamo essere simile. A volte funziona, spesso no, ma anche in caso di successo ci sfuggirebbe il perché e quindi, dal punto di vista strategico, saremmo a zero.
Riserviamo molta attenzione a non inserire nei taccuini che distribuiamo elementi che possano risultare potenzialmente sensibili per cliente: questo è il motivo per cui ogni taccuino, che di fatto è una testimonianza del lavoro svolto insieme, viene sempre passato attraverso i Raggi X della direzione. Anche con questi scrupoli non possiamo sapere, a priori, se il cliente vorrà o meno mostrare il taccuino che abbiamo confezionato insieme ad una particolare persona.
I taccuini non sono quindi pubblici: sono accessibili, singolarmente, solo attraverso una richiesta.
Se vorrai essere informato nel momento in cui saranno pubblicati, scrivici all'indirizzo hello@studio42.marketing.
Elena Ronchi
Fondatrice Studio 42